Roma, 5 ott. (askanews) – “Lo abbiamo denunciato da tempo: si tratta, fino ad ora, di un dialogo finto. Non sono state aperte delle trattative: si sono limitati alcune volte ad annunciarci provvedimenti che avrebbero assunto dopo poche ore e non hanno dato risposte alle nostre richieste, alle piattaforme presentate unitariamente da Cgil, Cisl e Uil”, denuncia il segretario della Cgil Maurizio Landini in un’intervista ad Avvenire.
“Sulla sicurezza del lavoro nessun segnale, mentre ci sono in media 80 morti al mese; sulle pensioni nulla; sulla precarietà e la povertà hanno fatto il contrario di quanto chiedevamo con il taglio del Reddito di cittadinanza e una maggiore liberalizzazio- ne dei contratti a termine. Hanno ripristinato il subappalto a cascata anziché limitarlo. Sul fisco invece di promuovere la lotta all’evasione hanno già approvato 10 condoni. In più continuano a convocarci assieme ad altre organizzazioni di dubbia o nessuna rappresentanza per mettere in discussione il ruolo del sindacato confederale”, spiega. E sul salario minimo “deve essere il governo a dichiarare che cosa intende fare confrontandosi con le parti sociali e il Parlamento per discutere di un’eventuale normativa a riguardo – dice Landini – Noi pensiamo che gli obiettivi siano aumentare i salari, rinnovare sempre i contratti, cancellare quelli pirata, con una legge sulla rappresentanza sindacale che dia validità generale ai contratti nazionali stipulati da organizzazioni comparativamente più rappresentative e votati dalle lavoratrici e dai lavoratori. In questo quadro, una norma che fissi una soglia di salario orario minimo sotto la quale non si può scendere è necessaria. Questa è la legislazione di sostegno alla contrattazione collettiva di cui abbiamo bisogno”.