Roma, 25 set. (askanews) – Si è svolta oggi, presso la sede dell’Associazione Civita, la presentazione della ricerca “Le abitudini e le opinioni dei consumatori adulti di prodotti a tabacco riscaldato”, realizzata dall’Istituto Piepoli in collaborazione con l’Associazione dei consumatori Adiconsum e con il contributo di Philip Morris Italia. L’indagine, che ha esaminato l’uso e le percezioni riguardanti i dispositivi a tabacco riscaldato, ha coinvolto un campione di 1229 consumatori adulti di prodotti a tabacco riscaldato, tra cui IQOS, con l’obiettivo di fornire una visione approfondita dei comportamenti dei consumatori e delle loro opinioni su questa nuova tecnologia.
Livio Gigliuto, Presidente Esecutivo dell’Istituto Piepoli ha dichiarato: “Abbiamo intervistato un campione rappresentativo di quegli italiani che utilizzano prodotti a tabacco riscaldato e non utilizzano più prodotti tradizionali. È emerso, prima di tutto, il beneficio che hanno ottenuto in particolare di tipo personale – in tanti ci hanno detto di sentirsi meglio – e relazionale. Alla domanda se tornerebbero mai al fumo tradizionale i 2/3 degli intervistati ci hanno detto di no”.
L’Onorevole Ylenja Lucaselli della Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati ha invece dichiarato: “È importantissimo che soprattutto i produttori diventino promotori di campagne di informazione che siano anche di supporto all’azione di governo che ha dato ampia dimostrazione di come il settore industriale non è dimenticato, e che anzi grazie alle azioni che sono già state e verranno intraprese dal Governo siamo diventati il faro in Europa”.
L’Onorevole Luciano Ciocchetti, Vicepresidente della Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Io credo che la ricerca presentata oggi è una ricerca molto importante perché entra nel cuore dei consumatori di tabacco riscaldato e quindi in qualche modo ne testa l’esperienza. Ci sono alcuni benefici molto evidenti, ed abbiamo notato che vi è una richiesta di una ricerca scientifica più forte”.
Le evidenze emerse dallo studio, sottolineano i benefici registrati dai consumatori di tabacco riscaldato reduci dall’esperienza con il fumo tradizionale, ma soprattutto mette in luce quale possa essere il ruolo delle istituzioni e dell’informazione per incentivare alternative che possono rappresentare una potenziale riduzione del rischio.