Milano, 19 set. (askanews) – Nel 2022 l’export di vino veneto ha segnato il suo nuovo record storico toccando i 2,84 miliardi di euro, con un rialzo annuo delle vendite oltre confine del +13,9%. Le prospettive sono però meno rosee secondo le anticipazioni dei dati dell’export nazionale di vino relativamente al primo semestre 2023: sondando i primi dieci mercati di destinazione in volume di vino fermo in bottiglia, l’Istat evidenzia infatti riduzioni a doppia cifra per le esportazioni verso Stati Uniti e Canada, tra i principali acquirenti al mondo, mentre resta in territorio positivo solo la Russia. Nel complesso, il calo delle esportazioni di vini fermi in bottiglia viene prevista a circa il -9%, mentre gli spumanti presentano diminuzioni maggiori (-13%). Sono questi i principali dati che emergono dal report “Il comparto vitivinicolo del Veneto” realizzato dagli esperti dell’Osservatorio economico agroalimentare di Veneto Agricoltura.
Dall’analisi dei dati sull’esportazioni di vino regionale, provenienti da Istat-Coeweb e Regione del Veneto, emerge che, “a fronte di un quantitativo smerciato pari a circa 7,9 mln di hl, che costituisce un record anche per quanto riguarda i volumi di vino esportati ma il cui aumento annuo è stato però solo del +0,4%, l’ennesima impennata del fatturato è dovuta quasi del tutto al deciso incremento del prezzo medio di vendita, che nel 2022 è salito fino a 3,60 euro/kg, mostrando una crescita del +13,4% rispetto all’anno precedente”.
Il report evidenzia che la maggior parte delle esportazioni di vini veneti in valore è rappresentata dai vini fermi in bottiglia (52,2% del totale), che hanno generato un valore di circa 1,48 mld di euro (+9,8% annuo), generato da un lieve aumento dei quantitativi venduti oltre confine (circa 3,95 milioni di ettolitri rilevati, +1%), a fronte di un incremento più rilevante del prezzo medio di vendita che, nell’ultimo anno, per il vino fermo in bottiglia è passato a 3,75 euro/kg (+8,8%).
Un’altra quota molto rilevante del vino esportato, pari al 43,9% del totale, è costituita dai vini spumanti in piena ascesa negli ultimi dieci anni in quanto, in questo lasso di tempo, hanno aumentato la loro quota di mercato di oltre il 20% a scapito dei vini fermi. I quantitativi di vini spumante esportati dal Veneto nel 2022 sfiorano i 3 mln di hl (+6% rispetto all’anno precedente). Ben più alta la crescita annua del valore esportato, che ha registrato un nuovo record d’incassi, pari a quasi 1,25 miliardi di euro (+19,8%). Il prezzo medio di vendita registrato nel 2022 si è attestato a 4,17 euro/kg e con un rialzo annuo del +13,1%.
I primi tre Paesi di destinazione del vino veneto sono, in termini di valore, Stati Uniti, Germania e Regno Unito, che concentrano il 51% circa del fatturato. Gli Stati Uniti da soli rappresentano il 22,6% del totale dell’export regionale, con oltre 641 milioni di euro e un incremento del +138,9% degli acquisti nell’ultimo decennio. La Germania si pone al secondo posto della classifica, con circa 449 milioni di euro (15,8% sul totale) e un +36,4% rispetto al 2013, anche se rappresenta il primo Paese per importazioni del vino veneto fermo in bottiglia. Più deciso, l’incremento fatto segnare nella decade dal Regno Unito (+52,6%) che, seppur restando al terzo posto, vede scendere del 2,2% la propria quota di mercato sul totale nel periodo. In termini di volume, invece, è la Germania a posizionarsi al primo posto per acquisti di vino veneto, con 1,64 milioni di ettolitri (-0,5% rispetto al 2021), lasciandosi alle spalle gli Usa (1,43 mln di hl, +5,1%) e il Regno Unito (1,11 mln di hl, -8,2%). Nel complesso, questi tre Paesi, acquistano 4,18 mln di hl di vino veneto, che rappresentano il 53% circa del totale dei volumi di vino esportati all’estero dalla nostra regione. Più distanziati ci sono il Canada (0,31 mln di hl), l’Austria (0,29 mln hl) e la Francia (0,27 mln di hl).
Gli ultimi dati sull’export del vino nazionale, aggiornati al primo trimestre 2023, stimano per l’Italia un fatturato totale che si approssima a 1,8 mld di euro (+3,8% sullo stesso periodo del 2022), dovuto in gran parte al rincaro dei prezzi medi di vendita, alla luce del calo dei quantitativi. In questo contesto, il Veneto resta sempre al comando della classifica dei maggiori esportatori di vino a livello nazionale, con una quota di poco oltre il 35% sul totale nazionale. Tuttavia, con circa 627 milioni di euro, il Veneto presenta una crescita minore rispetto a quella italiana (+3% netto rispetto al primo trimestre 2022).