Firenze, 5 set. (askanews) – “Visto che Firenze ha 900 agenti di polizia municipale e garantire la sicurezza è una delle prerogative anche del primo cittadino, magari se ne potrebbe utilizzare almeno una parte per pattugliare e sorvegliare il territorio e vigilare i monumenti, anziché tenerli negli uffici o utilizzarli solo per le sanzioni amministrative”. Lo afferma in una nota l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi, commentando le richieste del sindaco Dario Nardella al Governo, tra cui un aumento di 200 agenti a Firenze e il ripristino dell’operazione ‘Strade sicure’.
“Fino a ieri a Firenze la sicurezza era ritenuta dalla sinistra un ´problema di percezione´ e la destra veniva accusata di volere ´militarizzare la città´. Ora che si avvicinano le elezioni il sindaco Nardella si sveglia”, osserva.
“A Firenze – continua Ceccardi – non si vuole neppure dotare di taser la polizia municipale” e “senza Piantedosi ministro, probabilmente non sarebbe stato effettuato neppure uno sgombero delle tante occupazioni abusive che sono state tollerate per anni in città”.
Secondo Ceccardi, “far passare l’idea che si neghi qualcosa a Firenze per riservarlo ad altre città (una a caso: Pisa) o addirittura non si voglia dotare Firenze di più agenti per far dispetto al Pd, è quantomeno sciocco e puerile. Diciamo piuttosto che la destra ha sempre avuto la sicurezza come priorità e ha sempre ritenuto certa immigrazione come un problema, a differenza della sinistra che ha sempre dipinto quest’ultima come una risorsa, ha sempre spinto e tutt’ora spinge per l’accoglienza indiscriminata e diffusa, perché -conclude Ceccardi- deve foraggiare certe cooperative che a loro volta la foraggiano”.