Roma, 26 lug. (askanews) – L’Italia rimane ancora fuori dal podio mondiale negli 800 stile libero. Esce dall’acqua senza rimpianti ma con la consapevolezza di aver dato tutto, malgrado una condizione fisica non ottimale e una concorrenza mai così agguerrita, Gregorio Paltrinieri, campione mondiale a Gwangju 2019, argento a Kazan 2015 e bronzo a Budapest 2017, nonché argento olimpico e oro europeo a Roma 2022.
Il ventinove carpigiano – tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto – è ottavo in 7’53”78. Vince la finale più veloce di sempre, con cinque atleti sotto il 7’40, il tunisino Ahmed Hafanoui – oro olimpico nei 400 sl – in 7’37”00, che precede l’australiano Samuel Short con il record dell’Oceania in 7’37”76 e lo statunitense Bobby Finke – campione uscente e campione olimpico a Tokyo 2020 – bronzo il primato americano in 7’38″67; quarto è l’irlandese Daniele Wiffen con il record in 7’39″19 che cancella il 7’39″27 con cui SuperGreg salì sul tetto del mondo a Gwangju. Paltrinieri tornerà in vasca nei 1500 che chiude sul podio iridato da cinque edizioni (bronzo a Barcellona 2013, oro Kazan 2015 e Budapest 2017, bronzo a Gwangju 2019 e oro a Budapest 2022), dopo aver vinto in acque libere l’oro con la 4×1.5 km e conquistato l’argento nella 5 km.
“Non ne avevo proprio – spiega Greg con grande serenità – avevo paura che mi mancasse l’allenamento e si è visto oggi. Il mare permette di superare qualche avversità, qualche problema fisico, ma la piscina no. Immaginavo che fosse una gara molto difficile ed ho sentito subito di non avere le forze per affrontarla alla mia maniera. Gli altri sono andati molto forte, invece io ho fatto una fatica immane dal primo cinquanta. E’ difficile lottare così. Non sono nella condizione ideale per gareggiare, non ho recuperato lo sforzo di ieri. Sono contento comunque di essere arrivato in finale”. “Anche in mare avevo iniziato male – prosegue il campione del mondo con la 4×1500 e argento nei cinquemila nelle acque libere di Seaside Momochi – e poi in qualche modo sono riuscito a mettere le pezze. Il risultato mi delude perché pensavo di fare meno; sicuramente non potevo lottare per una medaglia ma neanche mi aspettavo un tempo così alto. Però ripeto, in mare si può camuffare, in piscina è molto più difficile. Nei 1500 proverò a fare bene la batteria ma le energie sono poche. Proverò e cerco di lottare con quello che ho”.