Pompei, trovati resti di tre vittime dell’eruzione del 79 d.C. – askanews.it

Pompei, trovati resti di tre vittime dell’eruzione del 79 d.C.

Sono di due donne e di un bambino, rinvenuti in nuovi scavi
Mag 29, 2023

Napoli, 29 mag. (askanews) – I resti ossei di tre vittime dell’eruzione del Vesuvio, tre pompeiani che si erano rifugiati in cerca della salvezza e che hanno invece trovato la morte sotto i crolli dei solai, sono stati rinvenuti nel corso degli ultimi scavi nell’area archeologica di Pompei. Il rinvenimento è avvenuto nella Regio IX, in un’area finora inesplorata, nell’ambito del progetto di tutela e manutenzione dei fronti di scavi del Parco. Sono così emersi i primi reperti e alcuni scheletri di vittime dell’eruzione del 79 d. C: le prime indagini antropologiche indicano due individui pienamente adulti, probabilmente donne sulla base delle prime analisi in situ, e di un bambino di età approssimativa intorno ai 3-4 anni. Gli individui sono stati ritrovati in un ambiente già scavato, dove erano rimasti solamente 40 centimetri di stratigrafia intatta. Essi poggiavano a diretto contatto con il pavimento, e presentavano, unitamente alle evidenze di importanti processi di assestamento postmortem, una serie di traumi perimortem dovuti al crollo del solaio soprastante, i cui frammenti erano frammisti a lapilli pomicei bianchi, che caratterizzano le prime fasi dell’eruzione Pliniana del 79 d.C. a Pompei. Le nuove indagini sono state avviate, a febbraio scorso, in uno dei nove quartieri in cui è suddiviso il sito: un’area estesa per circa 3.200 mq, quasi un intero isolato della città antica sepolta. Lo scavo nell’area, lungo via di Nola, fu iniziato nel 1888, ma fu presto interrotto. Dopo più di un secolo è stato ripreso e ha già restituito sorprese. Sono emerse due case ad atrio, già parzialmente indagato nell’800, costruite in età Sannitica e trasformate nel I secolo d.C. in officine produttive. Si tratta di una fullonica (lavanderia) impiantata nell’atrio dell’abitazione al civico 2, con banconi da lavoro e vasche per il lavaggio e la tintura degli abiti e di un panificio con il forno, gli spazi per le macine e gli ambienti per la lavorazione e la creazione dei prodotti alimentari da distribuire in città. (segue)