Alluvione, Bonaccini: nomina commissario da Roma sarebbe precedente – askanews.it

Alluvione, Bonaccini: nomina commissario da Roma sarebbe precedente

Non diventi una disputa per le prossime elezioni regionali
Mag 29, 2023

Bologna, 29 mag. (askanews) – “Questa nomina non diventi una disputa politica con un calcolo elettorale per le prossime regionali in Emilia-Romagna. Perché davvero questo sarebbe irrispettoso dei romagnoli, di quello che è accaduto”. L’auspicio è del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che a Tagadà su La7 ha definito “un precedente” l’eventuale decisione di non nominarlo commissario per la ricostruzione e di preferire un ‘tecnico’ da Roma.

“La decisione” sulla nomina a commissario straordinario per la ricostruzione dopo l’alluvione in Romagna “è in capo al governo – ha detto Bonaccini -“. E “indipendentemente dal ruolo che vorranno o non vorranno assegnarmi io lavorerò da mattina a notte fino a quando ho questa responsabilità per aiutare e contribuire tutti insieme a risollevare la Romagna ferita da questa alluvione che è un secondo terremoto”.

La nomina di un tecnico da Roma “diventa un precedente” ha aggiunto Bonaccini. “In ogni caso non c’è nulla di grave se dovesse andare nella direzione che non sia la nomina del sottoscritto. Il fatto però che i sindaci nei territori colpiti, anche quelli di centrodestra, abbiano detto che preferirebbero qualcuno che conosce bene il territorio e alcuni hanno esplicitamente fatto il mio nome, dà il senso non di una polemica o di una disputa politica”. Tra l’altro “con Giorgia Meloni il rapporto è ottimale” e in questi giorni “ho ringraziato lei e i ministri che abbiamo ricevuto e con cui stiamo collaborando”.

“L’importante – ha precisato il governatore – è che chi venga nominato conosca bene la nostra terra e soprattutto sappia che noi pretendiamo che ciò che è successo con il terremoto lo si faccia anche adesso. Nominino chi vogliono, io sarò lì a lavorare sia se da commissario che da non commissario”. Nonostante gli auspici dal territorio “potrebbe diventare che, a proposito di autonomia, si sceglie qualcuno da Roma invece che qualcuno che conosce il territorio. Non c’è nulla di male e di grave, l’importante è avere le idee chiare su che cosa si vuole fare. L’unica cosa che mi auguro – ha concluso – è che questa nomina non diventi una disputa politica con un calcolo elettorale per le prossime regionali in Emilia-Romagna. Perché davvero questo sarebbe irrispettoso dei romagnoli, di quello che è accaduto. Noi dovremo fare tanto e io lo voglio fare insieme. Ieri in prefettura a Bologna con Salvini. L’importante è che noi risolleviamo la Romagna come abbiamo fatto con l’Emilia”.