Milano, 15 apr. (askanews) – “Non posso che manifestare il mio più assoluto sdegno per quanto è stato pubblicato oggi da varie testate. Sono accuse infondate e offese gravissime che calpestano la storia di un uomo che, oltre ad essere uno dei più grandi imprenditori italiani, ha ricoperto per ben quattro volte il ruolo di Presidente del Consiglio”. Lo fa sapere in una nota l’avvocato di Silvio Berlusconi, Giorgio Perroni, in relazione a quanto apparso su alcune testate a proposito di una presunta foto di Berlusconi con boss mafiosi che sarebbe stata vista dal giornalista Massimo Giletti. “Tutto questo avviene perché la stampa ha in mano documenti che non potrebbero circolare in quanto coperti da segreto istruttorio, senza che peraltro la magistratura si attivi in modo deciso per mettere fine a una fuga di notizie che va avanti da troppo tempo. A tal proposito, ci riserviamo di adire tutte le competenti sedi giudiziarie contro questo uso indegno di informazioni riservate” ha sottolineato l’avvocato Perroni, commentando le indiscrezioni da ambienti giudiziari comparse in questi giorni su alcuni giornali. “Del resto da almeno un quarto di secolo tutte le più assurde accuse di presunta mafiosità contro Silvio Berlusconi si sono sempre dimostrate false e strumentali, tant’è vero che ogni volta gli stessi inquirenti hanno dovuto ammettere che erano infondate, disponendo l’archiviazione di tutti i vari procedimenti penali”, aggiunge il legale. “Ora viene riattivato il circo mediatico, questa volta attorno a una foto spuntata all’improvviso dopo trent’anni, la cui esistenza è smentita dal diretto interessato”.
L’avvocato Perroni sottolinea che “questa fuga di notizie e il clamore mediatico che ne consegue sono ancor più intollerabili – e lo dico in questo caso non solo da avvocato di Silvio Berlusconi, ma anche da cittadino – perché si verificano proprio nei giorni in cui il Presidente è ricoverato e sta combattendo una battaglia molto delicata”. Quanto, si chiede, “dovremo continuare a tollerare un sistema in cui i processi si fanno prima sui giornali che nei tribunali, in violazione della legge e senza alcun rispetto per le persone?”, ha concluso.