Protesta dei peluches contro Meloni al congresso della Cgil di Rimini – askanews.it

Protesta dei peluches contro Meloni al congresso della Cgil di Rimini

Parte dei delegati lasceranno l’aula durante suo intervento
Mar 17, 2023

Rimini, 17 mar. (askanews) – C’è Peppa Pig, Paperino, l’orso Teddy e decine di altri pupazzi ad accogliere la presidente del Consiglio al congresso della Cgil a Rimini questa mattina. La protesta – con i peluches – è pacifica, ma il messaggio è molto forte: “Meloni, non in nostro nome. Cutro: strage di Stato!”. L’hanno organizzata una cinquantina di delegati per lo più della Fiom che hanno scelto di abbandonare la sala del Palacongressi. E hanno chiesto agli altri delegati di fare lo stesso, di prendere un orsetto colorato e di lasciarlo sulla sedia mentre la premier farà l’intervento di Giorgia Meloni previsto alle 12.

“Per noi il congresso finisce qui, non c’è motivo di proseguire oltre” dice un manifestante che tiene in mano lo striscione rosso “Le radici del sindacato”. “Avevamo detto di non chiamare Meloni, invece l’hanno fatto, noi tra mezz’ora ce ne andiamo”. Non prima di aver spiegato le ragioni della protesta davanti all’ingresso, controllati a vista dalle forze dell’ordine. “Pregiudizialmente antifascisti” recita un altro lenzuolo di colore bianco. “Ci sedemmo dalla parte del torto perché gli altri posti erano occupati” si legge ancora. Questa è una “protesta contro il cinismo, la cattiveria e il razzismo di un governo fascista. Portami dentro. Lasciami lì quando Meloni parla. Esci”. E ancora: “Linea dura contro i scafisti… non contro i peluches”. “Appena abbiamo saputo che era stata invitata Meloni al nostro congresso ci siamo trovati molto a disagio – ha spiegato Eliana Como, delegata di minoranza al congresso Cgil-. Dissentiamo profondamente dalla decisione di invitarla. Però a quel punto l’invito era già stato fatto e avevamo solo due strade per protestare: una quella di decidere di fischiare dentro l’aula, ma avremmo consegnato a lei la possibilità di dire che prima la invitiamo e poi la contestiamo. Quindi abbiamo deciso che saremmo usciti e usciremo dalla sala quando lei interverrà. Ma volevamo in qualche modo lasciare un messaggio del perché siamo contro il suo invito: i peluches rappresentano quello che è successo a Cutro, il cinismo e la disumanità di questo governo. Quindi lasceremo dentro i peluches, inviteremo i delegati a prenderli e a lasciarli sui loro tavoli e cercheremo in questo modo rigoroso, ma anche composto di contestare una scelta che per noi è stata profondamente sbagliata”.

“A organizzare questo presidio siamo circa una cinquantina di delegati e invitati – ha aggiunto Como -. Speriamo che con noi escano dalla sala anche altri e soprattutto che i nostri peluches vadano in giro per la sala e in qualche modo il malessere che abbiamo sentito abbastanza diffuso in questi giorni sia dentro che nel corpo più vasto della Cgil trovi con questa formula il modo di esprimersi”.