Mosca, (askanews) – “La partecipazione di Chiara Dynys alla Biennale di Mosca, in una delle iniziative collegate alla Biennale di Mosca, è costituita da una doppia installazione, in un luogo molto interessante, antico, vicino a Mosca”. E’ il curatore Giorgio Verzotti a raccontare le due installazioni di Chiara Dynys, esposte nell’ambito della VII Biennale d’arte contemporanea a Mosca.
La grande installazione “Look afar”, già presentata in altre occasioni espositive, a Milano, è il resoconto visivo di una sua esperienza personale ai limiti del mondo fisico, poiché l’artista con la sua assistente è stata vicina al circolo polare artico nella Lapponia svedese con lo scopo preciso di fotografare l aurora boreale, impressionante fenomeno naturale che solo lì può essere percepito.
Dopo una esperienza di lavoro fotografico ai limiti della resistenza umana, perché possiamo immaginare il rigore climatico di quella zona, sono nate una serie di fotografie e un video.
Sono state poi incorniciate in una serie di cornici tutte uguali, ma molto curiose, in metacrilato e hanno un andamento baroccheggiante. Con il fatto che sono in metacrilato, danno anche l impressione di estrema finzione, sembrano gli elementi di un set di un film di fantascienza. Insomma c è tutta una serie di contributi, formali diversi in questo insieme di lavori”