Milano, 11 set. (askanews) – “Il differimento al 2020 dell’efficacia delle convenzioni stipulate dai Comuni in attuazione del bando periferie è stato inserito nel ‘decreto milleproroghe’ con voto di 270 senatori all’unanimita’ quindi chi strumentalizza lo fa perché non ha capito qual è il problema”. Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio, Finanza e Semplificazione Davide Caparini, che è anche coordinatore della Commissione affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, rispondendo a una interrogazione presentata in Consiglio regionale da esponenti della minoranza che chiedevano a Regione Lombardia di attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento per l’attuazione del ‘bando periferie’.
“In conferenza delle Regioni – ha spiegato Caparini – abbiamo promosso una soluzione che non interferisca sugli investimenti programmati, rispetti le sentenze della Corte Costituzionale, garantisca il rispetto dei saldi di bilancio consentendo agli Enti locali di realizzare i propri interventi mediante il cosiddetto ‘avanzo di amministrazione'”.
In particolare, l’assessore Caparini ha richiamato due sentenze della Corte costituzionale che hanno bloccato il ‘bando periferie’: la prima stabilisce le modalitaà dell’utilizzo degli avanzi di Regioni e Enti Locali; la seconda stabilisce che sulle materie di competenza della legislazione concorrente è imprescindibile il parere delle Regioni.
“Nel caso in cui il Ministero dell’Economia e Finanze accogliesse la nostra proposta – ha aggiunto Caparini – i Comuni che hanno terminato la progettazione e che stanno per avviare le opere potranno utilizzare gli avanzi di amministrazione coerentemente con gli effettivi programmi di spesa e la conseguente esigibilità secondo le regole della contabilità pubblica”.
Sul tema è intervenuto recentemente anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: “Se la proposta sarà accolta – ha spiegato il governatore – i Comuni che non hanno ancora iniziato i lavori o che li hanno iniziati e che hanno avanzi sufficienti, potranno procedere coerentemente con gli effettivi programmi di spesa e il prossimo anno avranno la certezza di ricevere dallo Stato la cifra equivalente allo stanziamento promesso. Perché è bene sottolineare che il provvedimento adottato ora dal Governo non elimina il finanziamento, ma lo posticipa di un anno. Per le amministrazioni comunali che invece hanno iniziato i lavori e non dispongono di avanzi, ho proposto che siano rispettate le condizioni disposte dal bando e quindi concessi i finanziamenti”.