Milano, 2 nov. (askanews) – Ferrari chiude il terzo trimestre con risultati in crescita, alza le stime per l’intero anno e guarda con fiducia al 2023 grazie a un portafoglio ordini “robusto” e a un’accoglienza “al di sopra di ogni aspettativa” della Purosangue, la cui produzione resterà pari al 20% dei volumi totali con un obiettivo di 2.600 vetture l’anno. Nel terzo trimestre le consegne sono aumentate del 15,9% a 3.188 unità e i ricavi del 18,7% a 1,25 miliardi di euro. L’Ebitda si è attestato a 435 milioni di euro (+17,1%) pari a un margine del 34,8%, l’Ebit a 299 milioni (+10,5%) con un margine del 23,9%. L’utile netto è stato pari a 228 milioni di euro, la generazione di free cash flow industriale a 219 milioni. A spingere i conti del terzo trimestre, l’aumento dei volumi che ha avuto un impatto positivo di 62 milioni di euro e l’effetto cambi che ha contribuito per 59 milioni, compensando la variazione negativa del mix/prezzo (-26 milioni), l’aumento di 34 milioni di euro dei costi industriali e di ricerca e sviluppo e i 17 milioni di euro di costi di comunicazione, marketing e attività legate allo sviluppo del business lifestyle. Alla luce dei risultati Ferrari ha alzato le stime per l’intero anno: i ricavi sono attesi a 5 miliardi di euro (da 4,9 miliardi), l’Ebitda adj a 1,73 miliardi (35% il margine), l’Ebit adj a 1,18 miliardi (24% margine), l’utile diluito per azione a 5 euro, il free cash flow industriale fino a 700 milioni. “Gli ottimi risultati finanziari sono un’ulteriore prova della solidità del nostro business. Oggi continuiamo a gestire un portafoglio ordini straordinario: tutta la nostra gamma è sold out a eccezione di pochi modelli”, ha spiegato l’Ad Benedetto Vigna che si è detto “molto positivo” anche per il 2023. A sostenere la crescita anche una produzione che procede secondo i piani: “non abbiamo problemi di forniture”, ha detto Vigna. Nel motorsport invece c’è attesa per il debutto dell’hypercar per il ritorno a Le Mans presentata a Imola, mentre per quanto riguarda la F1, “siamo tornati competitivi, ma non possiamo essere soddisfatti dei risultati. Ci prepariamo per il prossimo campionato”. Il portafoglio prodotti del terzo trimestre comprendeva sette modelli con motore a combustione interna (Ice) e tre modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente l’81% e il 19% delle consegne totali. L’aumento delle consegne è stato trainato dalla 296 GTB e della 812 Competizione. La Portofino M e la famiglia F8 hanno continuato a sostenere la crescita, compensando parzialmente il calo della famiglia SF90. Non vi sono state consegne di modelli Icona nel trimestre. A livello geografico, la regione Emea è rimasta pressoché invariata nel trimestre con 1.291 consegne (-1%), le Americhe hanno registrato un aumento del 28,2% a 905 unità, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan del 73,1% a 431 unità, in linea con la forte domanda ma con una marginalità inferiore, e il resto dell’Asia Pacifica ha riportato un incremento del 15,2% a 561 unità. Nei primi nove mesi dell’anno le consegne di Ferrari sono aumentate del 21% a 9.894 auto, mentre i ricavi sono cresciuti del 20% a 3,727 miliardi di euro. L’Ebitda si è attestato a 1,3 miliardi (+15%) pari a un margine del 35% (36,6% nei 9 mesi 2021). L’utile netto è stato pari a 718 milioni (+16%). L’indebitamento industriale netto al 30 settembre era pari a 256 milioni di euro rispetto a 387 milioni al 30 giugno 2022, e riflette anche il riacquisto di azioni proprie per 85 milioni di euro. La liquidità complessiva disponibile a fine settembre era pari a 2,034 miliardi (1,875 miliardi al 30 giugno 2022), incluse linee di credito committed inutilizzate per 671 milioni.
Ferrari chiude III trim. in crescita e alza le stime per il 2022
Vigna: Portafoglio ordini straordinario, molto positivi sul 2023