Milano, 21 mag. (askanews) – Il Metropolitan Museum of Art di New York ha concesso il prestito de “I musici” di Caravaggio all’Accademia Carrara di Bergamo fino a fine estate. Un importante gesto di generosità internazionale che consente al museo di riaprire le porte da domani venerdì 22 maggio, accogliendo il pubblico con una sorpresa.
“Caravaggio in Bergamo” è il titolo scelto per sottolineare sia l’appartenenza dell’Accademia Carrara alla città sia il desiderio di ripartenza comune alla cittadinanza e al suo territorio. L’opera di Caravaggio è esposta all’interno del percorso museale, nello storico palazzo sede dell’Accademia, e inserita grazie a un allestimento studiato ad hoc, nella sala dedicata alla pittura del Seicento, a fianco alle opere di cultura caravaggesca.
Il rientro negli USA del capolavoro di Michelangelo Merisi, in prestito a Bergamo per la mostra dedicata a Simone Peterzano, era previsto subito dopo la conclusione del 17 maggio. Come noto l’esposizione non ha potuto però essere vista, causa emergenza sanitaria, se non nei primi 20 giorni di apertura, per questo e per il rapporto di stima e vicinanza che da sempre lega le due istituzioni, la direzione del MET ha permesso il permanere del capolavoro in Italia e “non vediamo l’ora di continuare il nostro lavoro insieme”, come ha dichiarato lo storico dell’arte del MET Keith Christiansen.
Accademia Carrara riapre quindi in sicurezza e mette a disposizione del pubblico, come primo museo in Italia, il dispositivo Fidelitas Distance che, insieme agli altri presidii, permetterà un’esperienza museale “attenta e piacevole”. Nella grande sala di accoglienza sono stati predisposti i sistemi di verifica dei dispositivi, grazie a un moderno sistema di rilevazione automatica della temperatura con termoscanner e ad altri prodotti necessari, come la soluzione idroalcolica disinfettante per le mani (di cui il visitatore potrà usufruire lungo tutto il percorso di visita), la fornitura di mascherina e guanti per chi ne fosse sprovvisto e nuovi monitor con tutte le informazioni utili. All’interno lo staff ha lavorato a un ripensamento del percorso espositivo, anche grazie a una nuova segnaletica a terra, per permettere maggiore fluidità di passaggi, ma il più importante e nuovo presidio è affidato a un dispositivo per la gestione delle distanze sociali, costituito da braccialetti, simile a uno smartwatch, da indossare al polso.