Roma, 20 feb. (askanews) – “Quello che ama la Chiesa sa perdonare, perché sa che lui stesso è peccatore e ha bisogno del perdono di Dio. Sa sistemare le cose, perché il Signore vuole sistemare bene le cose ma sempre col perdono: non si può vivere tutta una vita accusando, accusando, accusando la Chiesa”. A spiegarlo è stato Papa Francesco che ha incontrato nella Basilica Vaticana i partecipanti al pellegrinaggio dall’Arcidiocesi di Benevento, guidato dall’Arcivescovo Felice Accrocca, per ricambiare la visita pastorale che il Papa ha compiuto lo scorso 17 marzo a Pietrelcina in occasione del centenario dell’apparizione delle stimmate permanenti di San Pio e nel 50esimo anniversario della sua morte.
“L’ufficio di accusatore di chi è? Chi è quello che la Bibbia chiama il grande accusatore? Il diavolo! E coloro che passano la vita accusando, accusando, accusando, sono – non dirò figli, perché il diavolo non ne ha – ma amici, cugini, parenti del diavolo. E no – sottolinea Papa Francesco – questo non va, si devono segnalare i difetti per correggere, ma al momento che si segnalano i difetti, si denunciano i difetti, si ama la Chiesa. Senza amore, quello è del diavolo. Ambedue le cose aveva San Padre Pio, amava la Chiesa con tutti i suoi problemi e le sue avversità, con i peccati dei suoi figli. Non dimenticatevi di questo”.
Rus/Int9