Roma, 17 apr. (askanews) – Il satellite dice quando irrigare i campi, consentendo il risparmio di un terzo dell’acqua normalmente utilizzata. Segnala i movimenti e lo stato di salute del bestiame, permettendo di intervenire tempestivamente sulla diffusione delle malattie negli allevamenti.
È un balzo in avanti dell’agricoltura di precisione: non solo più droni e tecnologie di base, ma osservazione della terra e immagini dallo spazio. Le innovazioni della ricerca spaziale che diventano occasione della New Space Economy anche per l’agricoltura protagonste, con un focus sul vino e sulla viticoltura, a Vinitaly 2018, nel convegno Dallo Spazio alla Terra: i dati satellitari a supporto della filiera dell’agrifood, organizzato dal Consorzio di ricerca Hypatia che – in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana – gestisce il programma ESA ARTES Business Applications.
Clima e competitività sono infatti le nuove sfide che deve affrontare il mondo dell’agrifood italiano. Da un lato maltempo, incendi e mancanza d’acqua hanno causato lo scorso anno 2 miliardi di perdite per l’agricoltura. Dall’altro, un sistema produttivo nazionale caratterizzata da circa il 90% di imprese di piccole dimensioni ha evidenti necessità di rivedere nuove specializzazioni settoriali.
“Come risposta alle emergenze ambientali, che sono anche e soprattutto emergenze agricole, le tecnologie satellitari possono migliorare la resa e la sostenibilita’ delle coltivazioni ma anche la qualita’ produttiva e di trasformazione, oltre che le condizioni di lavoro”, spiega aprendo l’incontro Lorenzo Scatena, direttore del Consorzio Hypatia. “Attraverso l’integrazione o il singolo utilizzo dei dati di osservazione della terra, navigazione satellitare e telecomunicazione satellitare e’ possibile effettuare interventi mirati, risparmiando risorse materiali e temporali, che permettono di incidere positivamente sulla qualita’ del prodotto finale”.
Ospite d’eccezione al convegno, FederBio Servizi, società di servizi e consulenza per tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, nata per volontà di FederBio (una delle più grandi associazioni del biologico in Italia) ed altre importanti associazioni e società del settore. “Il rilevamento satellitare delle superfici e delle produzioni animali ha un’importanza strategica per il settore biologico e biodinamico” rileva l’Amministratore Delegato di FederBio Servizi, Mauro Conti “settore che necessita di qualificare le produzioni (i cui dati oggi sono per lo più cartacei), tracciare il prodotto e migliorare la gestione dei trattamenti grazie anche ad un continuo monitoraggio degli andamenti climatici. Integrare le informazioni di produzione ed aziendali con il rilevamento satellitare consente al consumatore di avere una maggiore garanzia sul prodotto che sta acquistando e all’impresa di qualificarsi e distinguersi dalla concorrenza”.
Con l’aiuto dei dati satellitari, gli agricoltori possono ricevere suggerimenti su quali colture coltivare e in quali momenti. È possibile far fronte agli imprevisti climatici e calcolare i rendimenti attesi sulla base di previsioni meteorologiche a medio-lungo termine. I satelliti di osservazione della terra possono intervenire mostrando dove è possibile prevenire l’eccesso di irrigazione e così risparmiare dal 18% al 30% del rifornimento idrico dell’azienda agricola. Altre applicazioni permettono di monitorare e tracciare alcuni tra i principali segni vitali del bestiame come temperatura, livelli di attività, comportamento e cicli del sonno. Una sorta di smart watch per animali in grado di avvisare l’agricoltore in caso di problemi e, per esempio, prevenire la diffusione di malattie tra il bestiame e persino a ridurne il furto.
In qualità di gestore a livello nazionale del programma ESA ARTES Business Applications, il Consorzio di Ricerca Hypatia ha dedicato l’anno 2018 al settore agrifood, ritenendo che l’innovazione digitale offerta dall’uso dei dati satellitari sia in grado di offrire soluzioni concrete a favore dell’economia italiana e del Made in Italy e di garantire un vantaggio competitivo ai diversi livelli della filiera. Ci sono quindi 19 milioni di euro nel biennio 2016-18 stanziati dall’Italia per permettere alle aziende, tramite il programma ESA ARTES Business Applications, di ricevere supporto tecnico e commerciale per migliorare la redditività attraverso l’uso di tecnologie spaziali. La partecipazione al programma è aperta a tutte le aziende e organizzazioni, pubbliche e private, PMI, autorità pubbliche, università e centri di ricerca.