Roma, 23 mar. (askanews) – Su mandato della Procura di Salerno, la Guardia Costiera ieri sera ha sequestrato l’impianto di depurazione del Comune di Capaccio-Paestum. Il provvedimento cautelare è stato eseguito in quanto dall’impianto sono fuoriusciti di dischetti di plastica (detti “carrier”) rinvenuti su molte spiagge delle coste rirreniche tra Calabria, Campania, Lazio e Toscana (con picchi all’Isola di Ischia, sul litorale campano e su quello laziale tra Fiumicino ed Anzio), con grave pericolo di inquinamento ambientale dal momento che i dischetti sono presidi tecnici nel procedimento di depurazione dei reflui.
Le indagini della Procura sono finalizzate – anche mediante la nomina di consulenti tecnici – ad accertare quali sono state le cause della fuoriuscita dei dischetti e il livello inquinante del fenomeno. In quest’ottica è stato necessario sequestrare il depuratore, con facoltà di uso esclusivamente per la depurazione primaria e, pertanto, senza pericolo di ulteriori fuoriuscite.
La Guardia Costiera aveva accertato che la fuoriuscita dei filtri era avvenuta a causa di un cedimento strutturale di una vasca dell’impianto di depurazione: i dischetti si sono riversati nel fiume Sele in Campania, per poi confluire nel Tirreno dove, per effetto delle correnti, si erano distribuiti lungo le coste.